A far felice un Tappezziere,

anche di quelli con più pretese,

non c’è bisogno di un gran carosello

ma due maccheroni, quattro colleghi

e un po’ di vinello.

 

Al Tappezzier certo non manca,

il saper della man’ che l’accompagna.

Sempre pronto a dar consigli:

Taglia!Cuci!Punta spilli!

 

Quando poi tutta la C.I.T.A.

è attorno ad una tavola imbandita,

il Tappezziere si rilassa e di risate fa mambassa.

 

Ora che i problemi non hann’più posto,

forse merito del mosto.

Anche il Tappezziere più ostinato

La sua bottega ora ha dimenticato.

 

Sia lodata la siora Maria!o chi che sia,

anche l’architetto figlio di…..Maria.

Pur che il lavoro è stato pagato

E il guadagno gli ha donato.

 

Sul finir di sta storiella…Ha!un momento!!

Mi ha chiamato pure la sorella!!

Dicendo che del lavoro mio creato

Pure il cognato se né beato!

 

In fine,per far felice un Tappezziere,

non servon grandi spese

poca gloria pochi onori

ma solo bravo,grazie e i suoi amori.

Dalle memorie della Tappezzeria Pozzebon Gabriella